Nel morbo di Basedow, causa d’ipertiroidismo, si procede alla tiroidectomia totale.
In tre precedenti articoli abbiamo parlato di sintomi, di tipologie e di come curare l’ipertiroidismo. Ora vediamo il morbo di Basedow.
Il morbo di Basedow
Per quanto riguarda lo specifico morbo di Basedow il rapporto tra femmine e maschi è di sette a uno e il picco di incidenza è nella terza e nella quarta decade.
I sintomi: in genere si manifesta con il gozzo; con l’ipertiroidismo; con l’oftalmopatia e cioè una malattia oculare; e, fortunatamente solo in alcuni rari casi, con una grave dermopatia, a livello delle tibie, che si chiama mixedema pretibiale.
La diagnosi
La diagnosi è facile perché basta misurare gli ormoni tiroidei nel sangue e ovviamente troveremo: una T4 e una T3 elevate; un ormoni tiroidei bloccato; gli anticorpi antitiroidei positivi; gli anticorpi anti-recettori del TSH positivi.
L’aspetto ecografico è rappresentato da una ghiandola ipoecogena perché all’interno di una ricca vascolarizzazione, evidente con l’Ecocolordoppler, che caratterizza appunto le forme autoimmunitarie.
Le indicazioni terapeutiche
Per quanto riguarda la scelta della terapia per il morbo di Basedow non è facile proporla al paziente e in genere iniziamo con la terapia medica anche se informiamo che ci possono essere recidive, che ci possono essere effetti collaterali, che bisogna fare spesso dei dosaggi ormonali per essere sicuri che il paziente sia rientrato o stia rientrando nelle condizioni di normalità.
In altri casi dobbiamo proporre delle forme definitive come la tiroidectomia, che ha il vantaggio di interrompere immediatamente la condizione di ipertiroidismo e correggere eventuali compressioni locali sulla trachea o sull’esofago nei gozzi di grandi dimensioni; ovviamente ci sono le complicanze già citate, la cicatrice particolarmente spiacevole per la donna, e i costi elevati perché bisogna utilizzare il ricovero ospedaliero, la sala operatoria e tutti gli annessi e connessi.
La prevenzione
Per quanto riguarda i gozzi, la prevenzione è possibile perché in genere quelli nodulari tossici e l’adenomatosi sono delle forme di ipertiroidismo che compaiono nella persona più anziane a causa della carenza iodica.
La prevenzione in questi casi è rappresentata dall’uso del sale iodato.
La prevenzione invece non è possibile considerando che il morbo di Basedow è una patologia autoimmune e il paziente con questo tipo di patologia è purtroppo destinato ad avere l’ipertiroidismo sempre in agguato.
L’evento scatenante del morbo di Basedow è dovuto all’improvvisa alterazione dell’equilibrio tra le coramine, cioè i nostri neuro-ormoni regolatori del sistema immunitario, che fanno emergere una malattia che comunque è latente.