Definizione

L’ipertiroidismo è una sindrome clinica causata da un eccesso di ormoni tiroidei nel circolo sanguigno.
Sindrome perché interessa molti organi del nostro organismo: il cuore, il sistema muscolare, la cute,il cervello, l’intestino, l’osso, ecc.

 

Sintomi

I sintomi più comuni sono in genere repentini e sono rappresentati dalla accelerazione cardiaca (tachicardia) o dalla comparsa di extrasistoli (palpitazioni) o da alterazioni del ritmo cardiaco (fibrillazione atriale o flutter atriale), senso di caldo eccessivo con sudorazioneperdita rapida del peso (nella sua componente muscolare), stanchezza, aumento del senso di ansiainsonniatremori alle estremitàpolifagiadiarrea, ecc.

 

Cause

Le cause più frequenti dell’ipertiroidismo sono dovute ad una eccessiva produzione di ormoni da parte della ghiandola tiroide come nel caso del Morbo di Basedow (malattia autoimmune caratterizzata dalla presenza di auto-anticorpi stimolanti la ghiandola tiroide), del gozzo nodulare tossico e dell’adenoma tossico.

Può essere presente anche un ipertiroidismo transitorio come in alcune forme di tiroiditi (sia autoimmuni che virali). In tali circostanze l’ipertiroidismo in genere è meno aggressivo e può essere eseguita la diagnosi differenziale con il morbo di Basedow misurando il valore della Tireoglobulina circolante (molto elevata nella tiroidite subacuta) e la misura della captazione dello iodio 131 in tiroide, che è molto elevata nel morbo di Basedow mentre molto bassa nelle tiroiditi subacute o virali.

Può essere presente un ipertiroidismo da eccesso di ormoni (tireotossicosi factizia) legata alla assunzione eccessiva e spesso ingiustificata di ormoni tiroidei (per esempio nelle diete dimagranti) e anche qui facilmente riconoscibile per il valore molto basso della Tg circolante e della captazione tiroidea o da farmaci, come l’amiodarone (ottimo farmaco antiaritmico ma molto ricco di iodio) che può manifestarsi sia con iper che con ipotiroidismo.

In alcuni casi di pazienti affetti da Morbo di Basedow può essere presente un interessamento oculare (oftalmopatia basedowiana) riguardante sia il bulbo oculare (proptosi mono o bilaterale), fastidio alla luce (fotofobia), irritazione della congiuntivalacrimazione, sia la palpebra (edema) o retrazione palpebrale (Segno di Graefe), che i muscoli orbitari con comparsa di visione doppia (diplopia) o con incapacità a seguire lo spostamento di un oggetto per la paralisi di alcuni dei muscoli orbitari.

Possono essere interessate anche le estremità inferiori (in genere la faccia anteriore della gamba) con la comparsa di una dermatite cosiddetta a buccia di arancia (mixedema pretibiale) che ha la caratteristica di essere indolente, di colorito rosso brunastro e la consistenza dura con infiltrato infiammatorio.

 

Sesso ed età

L’ipertiroidismo, come del resto la maggior parte delle malattie tiroidee, colpisce più frequentemente il sesso femminile rispetto a quello maschile e la sua prevalenza è fra i 20 ed i 40 anni.

L’ipertiroidismo può interessare anche i giovanissimi e la sintomatologia è molto aggressiva (ipereccitazione, insonnia, sudorazione, tremori alle mani, ecc) non discostandosi molto dalla forma dell’adulto, ma fortunatamente l’incidenza nei bambini è molto rara.

L’ipertiroidismo dell’anziano invece può essere molto subdolo con la comparsa come prima evidenza di una aritmia cardiaca.

 

Esami diagnostici

Gli esami diagnostici da eseguire in prima battuta sono:

  1. gli ormoni tiroidei liberi circolanti (FT4 e FT3) ed il TSH. Altrettanto importanti sono gli anticorpi anti-tiroide (AbTg e AbTPO).
  2. la ecografia tiroidea volumetrica con color doppler

In seconda battuta possono essere eseguite sia la scintigrafia tiroidea e/o la captazione tiroidea del 131-I , sia gli anticorpi anti- recettore del TSH ed il dosaggio della tireoglobulina circolante.

 

Terapia

La terapia dell’ipertiroidismo deve essere inizialmente medica (farmaci antitiroidei o tionamidi come il metimazolo od il propiltiouracile). Nel caso del Morbo di Basedow la terapia medica deve riportare i valori ormonali nella norma e può essere continuata anche fino a 18 mesi con il ripristino di una normale funzione tiroidea. Tuttavia l’incidenza delle recidive dell’ipertiroidismo è abbastanza elevata (60%).

Altra terapia recentemente utilizzata è il selenio (integratore alimentare) che può modulare bene il sistema autoimmunitario ed ottenere ottimi risultati.

In caso di recidiva dell’ipertiroidismo deve essere suggerita la possibilità di un trattamento radiometabolico con 131-I oppure chirurgico. In particolare la terapia radiometabolica con 131-I rappresenta la forma terapeutica più frequente, sicura ed efficace nei pazienti affetti da Morbo di Basedow con età superiore ai 18 anni accompagnata da un trattamento cortisonico.

Anche nei pazienti con ipertiroidismo da adenoma tossico o con piccolo gozzo multinodulare tossico il trattamento di elezione è rappresentato dalla terapia radiometabolica con 131-I.

La terapia radiometabolica con 131-I deve essere considerata una terapia sicura ed in genere non determina effetti collaterali sul paziente (raramente può manifestarsi una tiroidite attinica o da raggi che comunque è di breve durata e controllabile con terapia con antidolorifici). Sono invece molto importanti le precauzioni che il paziente deve conoscere per evitare di poter irradiare alteri soggetti: una igiene intima (bagno proprio) per i primi 3 giorni dopo la terapia, evitare per 15 giorni di accudire bambini al di sotto dei 2 anni di vita o donne in stato di gravidanza, evitare per 7 giorni d frequentare luoghi pubblici (come bar o cinema o teatri) in cui si possono avere contatti diretti con persone sconosciute.

In caso di ipertiroidismo associato alla presenza di gozzo di notevole volume ecografico o di gozzo di grandi dimensioni uni o multi-nodulare il trattamento chirurgico di tiroidectomia totale appare ancora essere da prediligere prima dell’intervento il paziente deve presentare una normale funzione tiroidea (in relazione alla terapia con antitiroidei di sintesi) e comunque deve preparasi all’intervento
utilizzando una soluzione forte di ioduro di potassio allo scopo di saturare le cellule e ridurre quindi il sanguinamento durante l’intervento chirurgico.

Il paziente affetto da ipertiroidismo in trattamento deve avere una dieta equilibrata con attenzione a non utilizzare alimenti contenenti eccessi di iodio (alcuni tipi di crostacei). Il sale iodato deve essere utilizzato regolarmente non rappresentando una componente che causa eccesso di iodio.